Sacco Vitellino
Sacco Vitellino
redatto da Dr. P. Parisella
aggiornamento ottobre 2023
Il sacco vitellino è la prima struttura visibile ecograficamente all'interno della camera gestazionale intorno alla 5a settimana di gestazione ( Tan S, et al. 2012 ).
Embriologicamente comincia a formarsi già dopo 2 settimane di epoca gestazionale e cresce progressivamente fino alla 10a settimana di gestazione raggiungendo un diametro di 5-6 mm. Dopo la 10a settimana il suo diametro diminuisce ed alla fine del I trimestre (13 settimane) può non essere più identificabile.
Durante lo sviluppo embrionale il sacco vitellino, situato nella parte ventrale dell'embrione, rappresenta la principale via di scambio tra l'embrione e la madre ed è collegato all'embrione tramite il dotto vitellino o dotto onfalomesenterico; ha il compito di nutrire l'embrione e rappresenta la primitiva circolazione embrionale. Esso infatti presenta un abbozzo di sistema circolatorio che convoglia il sangue, tramite il dotto vitellino, verso il tubo cardiaco embrionale. Ed è grazie a questa primitiva circolazione che le sostanze nutritive vengono trasportate all'embrione nelle prime settimane di gestazione fino a quando viene stabilita la circolazione placentare ( Lindsay DJ, et al. 1992 ).
Il dotto vitellino si chiude definitivamente dopo la 9a settimana di epoca gestazionale, ma in circa il 3% dei casi persiste la porzione prossimale sotto forma di diverticolo, il diverticolo di Meckel, situato circa 30-40 cm. al disopra della valvola ileo-cecale; altri residui del dotto vitellino possono essere la fibrosi, la cisti e la fistola.
La precoce identificazione ecografica del sacco vitellino è importante per meglio definire l'evoluzione della gravidanza negli stadi iniziali.
All'ecografia si presenta come un'area cistica tondeggiante, adiacente alla parete della camera gestazionale, identificabile con l'approccio transvaginale già dalla 5a settimana; è possibile distinguere sul contorno le pulsazioni relative alla primitiva circolazione embrionale. Per una visualizzazione ottimale è necessario regolare i parametri della scansione ultrasonografica utilizzando frequenze più alte.
E' generalmente accettato che il sacco vitellino deve essere visualizzato quando il diametro camerale medio è di almeno 8 mm. ( Lyons EA, et al 2005; Tan S, et al. 2012 ).
Le sue dimensioni variano dai 2 mm. a 5 settimane ai 6 mm. a 10 settimane. Valori inferiori a 2 mm. ( Wang XH, et al. 2019 ) o superiori a 6 mm. ( Lindsay DJ, et al. 1992 ) possono indicare una successiva interruzione o una patologica evoluzione della gravidanza; quando non si riesce ad evidenziare l'embrione un sacco vitellino aumentato di dimensioni può essere un indicatore di aborto spontaneo ( Cho FN, et al. 2006 ).
La visualizzazione del sacco vitellino è un segno ecografico importante per escludere una gravidanza ectopica ( Lindsay DJ, et al. 1992; Makikallio K, et al 1999; Nyberg DA, et al. 1988 ); la sua presenza permette infatti di differenziare la camera gestazionale da un sacco pseudogestazionale che si accompagna ad una gravidanza ectopica.
Il numero di sacchi di vitellini non è un indice predittivo di amnionicità, perché alcuni gemelli monoamniotici hanno due sacchi vitellini e alcuni gemelli biamniotici hanno un solo sacco vitellino ( Corbett SL et al, 2012 ; Lu J et al, 2018)
A volte la presenza del sacco vitellino può persistere oltre la 13a settimana di gestazione ma tale evenienza sembra non essere correlata ad esiti avversi ( Tan S, et al. 2012 ).
Altri aspetti del sacco vitellino sono:
Sacco Vitellino irregolare: l'importanza clinica di un sacco vitellino irregolare è controversa; alcuni studi riportano una evoluzione patologica della gravidanza (Lyons EA , et al. 2005; Chao S et al. 2006 ), uno studio più recente non correla tale aspetto con l'evoluzione in aborto spontaneo ( Tan S, et al. 2011 ).
Sacco Vitellino calcificato: un sacco vitellino calcificato è sempre associato ad aborto spontaneo (Lyons EA , et al. 2005 ) ; i fenomeni di calcificazione avvengono pochi giorni dopo la morte embrionale (Harris RD, et al. 1988 ).
Sacco Vitellino ecogeno: un sacco vitellino a maggiore ecogenicità non è associato ad aborto spontaneo o ad anomalie embrionarie (Lyons EA , et al. 2005 ); un solo studio ha riportato l'associazione con aborto spontaneo (Szabo J., et al. 1996 ).
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