Adenomiosi

Adenomiosi

articolo in aggiornamento  dal 26.07.2024
 
redatto da Dr.Parisella
 
L'adenomiosi è una patologia caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale (ghiandole e stroma) nel contesto del miometrio.
L'incidenza è intorno al 10-20% della popolazione generale ma aumenta raggiungendo circa il 60% nella quarta-quinta decade di vita. E' molto frequente nelle pluripare e in donne sottoposte ad interventi chirurgici sull'utero (taglio cesareo, revisione della cavità uterina).
Sia l'ecografia transvaginale (TVS) che la risonanza magnetica (RMN) hanno una elevata accuratezza diagnostica, ma l'ecografia transvaginale rappresenta, per costi, tempi e disponibilità, la metodica di indagine da preferire nelle pazienti con sospetta adenomiosi; tuttavia, la diagnosi definitiva richiede l'istologia dopo l'isterectomia.
Gli aspetti ecografici dell'adenomiosi sono molteplici ed appresso descritti, ma nessuno è patognomonico e per ottenere una diagnosi accurata è necessaria l'associazione di diversi dei criteri ecografici proposti dai vari Autori. 
I criteri ecografici dell'adenomiosi sono i seguenti:
  • morfologia globosa dell'utero con aumento della biometria uterina e del diametro antero-posteriore;
  • asimmetria dello spessore tra parete uterina anteriore e parete uterina posteriore con una maggiore incidenza dell'interessamento della parete posteriore dell'utero, specie in presenza di patologia focale;
                                                     
 
  • ecostruttura miometriale disomogenea per la contemporanea presenza di aree iperecogene  ed ipoecogene;
  • presenza nel contesto del miometrio  di piccole lacune anecogene di diametro variabile da 1 a 6 mm. da non confondere con i vasi miometriali dilatati; utile in tal caso lo studio col power-Doppler;
  • confini endometrio-miometrio sfumati;
  • multiple e sottili strie ecogene miometriali che frammiste a strie ipoecogene (coni d'ombra) possono, a volte, creare un aspetto ecografico descritto come pioggia nella foresta, "rain in the forest";
  • ispessimento della zona giunzionale che se supera i 12 mm. sembra essere altamente predittiva di adenomiosi; la zona giunzionale si presenta ecograficamente come un sottile alone ipoecogeno dell'archimetrio  che circonda l'endometrio: le immagini coronali ottenute con ricostruzione tridimensionale rendono meglio visibile questa zona;
                                                          
  • profilo irregolare della zona giunzionale per la presenza di protrusioni dell'endometrio dentro il miometrio; tale reperto, meglio visibile nelle scansioni coronali, è suggestivo per la presenza di adenomiosi;
  • la vascolarizzazione dell'adenomiosi si caratterizza per la presenza di vasi dispersi nel miometrio con distribuzione a pettine.
 
La forma focale dell'adenomiosi, denominata adenomioma, meno frequente rispetto alla forma diffusa, si caratterizza per la presenza di aggregati nodulari solidi nel contesto del miometrio o sotto forma di aree cistiche con aspetto simile alle cisti endometriosiche. Le caratteristiche distintive rispetto ai leiomiomi sono:
  • margini esterni mal definiti per assenza della pseudocapsula;
  • ecostruttura disomogenea;
  • presenza di aree cistiche;
  • vasi ematici che penetrano in maniera rettilinea all'interno della lesione, a differenza dei leiomiomi che possiedono una vascolarizzazione prevalentemente periferica.
                                             
 
 
Clinica
 

I sintomi più frequenti dell' adenomiosi uterina sono sanguinamento mestruale eccessivo, dismenorrea e anemia. Può anche comparire dolore pelvico cronico. I sintomi possono risolversi dopo la menopausa.

Il trattamento più efficace per l'adenomiosi uterina è l'isterectomia. Possono essere tentati trattamenti ormonali con il dienogest come per il trattamento dell'endometriosi, o con contraccettivi orali estroprogestinici, ma di solito senza successo. Un dispositivo intrauterino a rilascio di levonorgestrel può aiutare a controllare la dismenorrea e il sanguinamento.

 
 
 
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