L'uso di bevande alcoliche e di superalcolici può essere causa di anomalie fetali e neonatali. Non esiste un livello minimo di assunzione giornaliera necessario per indurre un danno all'embrione e al feto esistendo, verosimilmente, una soglia individuale diversa per ciascun soggetto. Le quantità minime non sono quindi ben stabilite e variano tra 50 e 200 grammi al giorno specie se assunte in modo prolungato.
Il feto presenta tempi di eliminazione dell'alcol più lunghi rispetto all'adulto. L'alcol e soprattutto il suo prodotto della metabolizzazione, l'acetaldeide, giunge direttamente nella circolazione fetale attraverso la placenta. Il feto non essendo in grado di metabolizzare l'alcol come un adulto viene di conseguenza esposto più a lungo ai suoi effetti nocivi.
Le manifestazioni della fetopatia alcolica sono varie:
riduzione dell'accrescimento ad esordio prenatale
microcefalia
micrognazia
facies caratteristica: rime palpebrali corte, naso piccolo con narici anteverse, filtro nasale ipoplasico
anomalie neurologiche e psichiche: ipotonia, deficit di coordinazione motoria, convulsioni, sindrome da iperattività, ritardo mentale
anomalie occasionali di altri organi ed apparati: cardiopatie congenite, labiopalatoschisi, anomalie del sistema nervoso centrale, anomalie delle vie urinarie
amelia interessante gli arti superiori o inferiori