Displasia Tanatofora OMIM 187600 - OMIM 187601
Displasia Tanatofora OMIM 187600 OMIM 187601
E la forma più frequente di displasia scheletrica
letale neonatale con frequenza doppia nei maschi. Se ne distinguono due forme con caratteristiche ecografiche
sostanzialmente diverse.
Genetica: è legata a mutazione del gene che codifica per il recettore del fattore di crescita dei fibroblasti FGFR3; si ha anche una maggiore frequenza con l'età paterna avanzata. I geni FGFR comprendono una famiglia di polipeptidi coinvolti nella crescita e nella differenziazione di varie cellule di origine mesenchimale e neuroectodermica.
Displasia Tanatofora tipo I OMIM 187600
La Displasia Tanatofora tipo 1 è trasmessa con modalità autosomica dominante ed è
caratterizzata principalmente da RIZOMELIA SEVERA, FEMORI CORTI (A CORNETTA DI
TELEFONO), IPOPLASIA TORACICA SEVERA.
Dal punto di vista ecografico il tratto rizomelico è estremamente ipoplasico, ricurvo e con le metafisi slargate (Femore a Cornetta di Telefono) - (il riconoscimento del Femore a Cornetta di
Telefono rappresenta un segno importantissimo e sufficiente per porre con
certezza la diagnosi di Displasia
Tanatofora tipo I); vi sono coste corte con ipoplasia toracica e si osserva il classico gradino al passaggio tra torace ipoplasico e addome apparentemente prevalente; vi è in genere macrocrania con bozze frontali prominenti (frontal bossing) e naso a sella. Si associa polidramnios severo.
DIAGNOSI DIFFERENZIALE:
Acondrogenesi: vi è micrognazia e ipomineralizzazione importante.
Ipofosfatasia: vi è ipomineralizzazione e micromelia gravi.
Osteogenesi Imperfetta Tipo II: vi sono fratture ossee.
Prognosi
letale nel 100% dei casi
Rischio di ricorrenza
Essendo dovuta a mutazioni de novo il rischio di ricorrenza è estremamente basso
Displasia Tanatofora tipo II OMIM 187601
La Displasia Tanatofora tipo II è trasmessa con modalità autosomica dominante ed è
caratterizzata da MICROMELIA SEVERA, IPOPLASIA TORACICA SEVERA e CRANIO A
TRIFOGLIO.
Dal punto di vista ecografico la presenza contemporanea di MICROMELIA e CRANIO
A TRIFOGLIO rappresentano una associazione di notevole rilevanza diagnostica per questa
patologia.
Il cranio a trifoglio è evidenziabile in scansione coronale ed è dovuto alla
sinostosi delle suture lambdoidea, coronale e sagittale e conseguente
prominenza delle regioni temporali. Caratteristicamente in questi casi si ha molta difficoltà a misurare il Diametro Biparietale.
Le ossa lunghe appaiono meno ipoplasiche e ricurve che nel Tipo I.
Il Polidramnios è ad insorgenza tardiva.
DIAGNOSI DIFFERENZIALE: il cranio a trifoglio può essere presente nella
Sindrome di Pfeiffer (craniosinostosi, ipertelorismo, sindattilia), nella
Sindrome di Crouzon (arti normali, craniosinostosi, ipoplasia mascellare),
nella Sindrome di Apert, nella Sindrome di Carpenter, nella Sindrome di
Kleeblatshadel.
Prognosi
letale nel 100% dei casi
Rischio di ricorrenza
Essendo dovuta a mutazioni de novo il rischio di ricorrenza è estremamente basso.
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